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DECRETO APPROPRIATEZZA. IL MINISTERO SOSPENDE LE SANZIONI AI MEDICI. SINDACATI E FNOMCEO SODDISFATTI.
Al via la fase sperimentale di applicazione del decreto appropriatezza sulle prescrizioni dei medici, durante la quale le sanzioni ai camici bianchi vengono sospese. È quanto prevede una circolare del ministero della Salute, inviata alle Regioni dopo l’incontro del 12 febbraio scorso tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, le Regioni stesse e la Fnomceo. Si prevede, insomma, una fase sperimentale e di monitoraggio con un adeguamento dei sistemi informatici di supporto alla prescrizione, durante la quale «le sanzioni non saranno applicabili ai medici prescrittori», recita la nota. Nella prescrizione il medico dovrà riportare il quesito diagnostico, senza obbligo di annotare il codice nota di fianco alla prestazione. E soprattutto, i medici potranno non applicare le condizioni di appropriatezza quando le prestazioni sono erogate a pazienti oncologici, cronici o invalidi. Quanto al medico specialista, potrà procedere a una prescrizione diretta sul ricettario del Ssn. Nei casi previsti dal decreto in cui l’appropriatezza prescrittiva è condizionata da una "sospetta" patologia o un rischio di patologia, il medico potrà effettuare la prescrizione anche «quando la patologia sia già accertata e il suo andamento debba essere monitorato attraverso la prestazione in questione». Soddisfazione per la circolare viene espressa da Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, il principale sindacato dei medici di famiglia: «È il primo passo dell’Intesa raggiunta lo scorso 12 febbraio tra Fnomceo Regioni e Ministero, in attesa di una prossima revisione del decreto stesso» commenta Milillo. «A parte alcuni interventi chiarificatori sulle criticità tecniche che il decreto presentava, con chiarimenti e indicazioni su modalità di prescrizione e su prestazioni specifiche (es: colesterolo, risonanza, indagini allergologiche), siamo soddisfatti per l’avvio di una fase sperimentale di applicazione del provvedimento che sarà caratterizzata dal monitoraggio e dalla raccolta dei dati sulle prescrizione delle prestazioni e che contribuirà a chiarire ulteriormente le criticità da affrontare». Soddisfazione anche da Fnomceo «perché sono state recepite tutte le osservazioni indicate dalla Presidenza e dal Gruppo di Lavoro della Fnomceo» dichiara il presidente Roberta Chersevani. «Lo spirito di collaborazione con il Ministero continua nella revisione del Decreto, che sarà portata avanti in concomitanza alla valutazione dei provvedimenti ordinamentali relativi ai nuovi Lea». E Chersavani, fa notare poi, come una particolare attenzione nella circolare è rivolta agli Odontoiatri perché chiarisce il concetto di "vulnerabilità sanitaria" dei pazienti odontoiatrici, che consiste in quelle malattie e condizioni cliniche che potrebbero essere aggravate o pregiudicate da patologie odontoiatriche concomitanti. Positivo anche il parere della Cgil. «La Circolare del Ministero della Salute – spiega Massimo Cozza, segretario nazionale Fpcgil Medici – rappresenta un passo indietro positivo, che consente nella stragrande maggioranza dei casi di poter prescrivere, almeno temporaneamente, le necessarie prestazioni sanitarie ai cittadini senza imposizioni burocratiche e sanzionatorie». E anche per il segretario generale degli specialisti ambulatoriali del Sumai-Assoprof, Roberto Lala, la circolare esplicativa sul "Decreto appropriatezza" rappresenta un passo in avanti positivo dopo le moltissime difficoltà applicative seguite alla sua entrata in vigore e i tanti disagi causati a medici e pazienti. «In ogni caso – precisa il segretario Sumai-Assoprof – molti disagi si sarebbero potuti evitare qualora le Istituzioni avessero coinvolto maggiormente i professionisti che più volte hanno lanciato appelli segnalando le criticità di un provvedimento ‘calato’ dall’alto e senza confronto. Per questa ragione confidiamo che di qui in avanti, come testimoniato anche dall’Intesa di Palazzo Chigi, possa instaurarsi un percorso di dialogo costante senza più veti anacronistici che, come abbiamo visto, non producono risultati». Unica voce fuori dal coro lo Smi che conferma le contestazioni fatte nei mesi scorsi. Per Pina Onotri, segretario generale Smi, «la circolare è un’ammissione esplicita della fondatezza delle critiche rivolte dalla nostra organizzazione, e da diverse associazioni di tutela del malato: il decreto è, infatti, un provvedimento mal definito e sbagliato, un vero e proprio pasticcio all’Italiana. Anche la sospensione momentanea delle sanzioni per i medici» continua il segretario Smi «sono una conferma di quanto detto, eppure questo passo indietro del ministro Lorenzin, viene visto come un’apertura, dimenticando che la lista di tagli, di "proscrizione", rimane sul tavolo, come una ghigliottina sui diritti alla salute dei cittadini». Rossella Gemma
Riportiamo di seguito la Comunicazione FNOMCeO.

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NUOVO CORSO FAD-FNOMCEO IN MODALITA’ RESIDENZIALE: LE ALLERGIE ALIMENTARI.
Il corso organizzato dall’Ordine di Gorizia si terrà SABATO 7 MAGGIO 2016 dalle ore 9.00 alle 14.00 presso l’Auditorium del P.O. S.Polo di Monfalcone. E’ rivolto a tutti i medici e odontoiatri iscritti, è gratuito e dà diritto a 10 Crediti Formativi ECM.
L’AAS 2 Bassa Friulana-Isontina ha concesso l’anticipo della guardia medica alle ore 8.00.
E’ obbligatoria la preiscrizione alla segreteria dell’Ordine via e-mail (info@ordinemedici-go.it) o via fax (0481-534993).
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AL VIA L’UNICO PRECOMPILATO ONLINE. TUTTE LE SCADENZE PER I PROFESSIONISTI.
La spesa sostenuta dagli italiani da medici, dentisti, farmacie ammonta almeno a 13 miliardi; e mancano – per parte del 2015 e per molte regioni – gli scontrini battuti dalle farmacie. In ogni caso, se si somma il valore del quantum sborsato dai cittadini per curarsi in "privato" a quello dei ticket si potrebbero sfiorare i 20 miliardi di euro. L’Agenzia delle Entrate ha calcolato 400 milioni di ricette per spese mediche e sanitarie nel Ssn 2015 e 120 milioni (20% del totale) di prestazioni segnalate dai professionisti attraverso il sistema tessera sanitaria, ma mentre le ricette hanno prodotto un valore di 1,5 miliardi di euro di compartecipazioni, sfiorerebbe i 13 miliardi l’ammontare della spesa privata, mediata od out of pocket, sostenuta dai contribuenti fuori del Ssn e inviata dai professionisti attraverso il sistema Tessera Sanitaria entro il 9 febbraio. Online dal 15 aprile – I dati dell’Agenzia sono stati resi noti alla vigilia dell’esordio del nuovo Unico precompilato consultabile dai professionisti al sito www.agenziaentrate.gov.it, insieme al 730 già collaudato da un anno, che interessa più da vicino i dipendenti. In tutto sono circa 30 milioni le dichiarazioni coinvolte, di cui 20 relative a modelli 730 e 10 milioni relative a modelli "Unico". E sono interessati 50 milioni di cittadini, inclusi coniugi e familiari a carico o co-dichiaranti. I modelli conterranno anche spese sanitarie, funebri universitarie, assicurative contributi pensionistici e ristrutturazioni di casa oltre alla rendita catastale e al frontespizio. Scadenze – Il modello 730 si può integrare da soli e trasmettere dal 2 maggio al 7 luglio all’Agenzia delle Entrate oppure si fa compilare al commercialista o al Centro di assistenza fiscale-Caf che lo trasmette a sua volta. Il modello Unico invece va trasmesso da tutti i professionisti tenuti agli studi di settore, medici con studio e dentisti inclusi, entro il 30 settembre o tramite intermediari abilitati o per via telematica utilizzando il servizio Fisconline. Per i pochi professionisti che possono presentare il modello cartaceo il termine previsto per la consegna è il 30 giugno ma potrebbero esservi proroghe ed è bene seguire lo scadenziario dell’Agenzia delle Entrate. Scaricare i modelli – Come ci si collega all’Agenzia delle Entrate? Chi è tecnologico si è munito dello Spid o Pin Unico ottenendolo -com’è già possibile fare dal 15 marzo – da uno dei tre fornitori pionieri: Tim, Poste ed Infocert, username e password vengono accettati dal sistema; chi è semitecnologico avrà conservato il lettore della carta nazionale dei servizi e con quello collegarsi al sito dell’agenzia delle entrate, fare il percorso guidato ed inserire il Pin; chi invece tecnologico lo è meno può accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e chiedere le credenziali online. In particolare chi è pensionato può utilizzare il pin Inps e chi comunque ha avuto rapporti con l’Inps può usare il Pin dispositivo. Chi tecnologico non lo è per niente può farsi dare le credenziali recandosi di persona alla sede territoriale dell’Agenzia. Mauro Miserendino
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RELAZIONE DELLA FNOMCEO SUL DDL 2224 RECANTE "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE DEL PERSONALE SANITARIO".
Riportiamo di seguito la Comunicazione n. 32 della FNOMCeO sul tema.

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CERTIFICAZIONE UNICA 2016 ENPAM ED INPS. COMUNICAZIONI.
È online il modello di Certificazione unica (CU) dei redditi 2015 relativo all’anno di imposta 2014. La CU, che da quest’anno sostituisce il vecchio modello CUD, è disponibile nell’area riservata del sito. Per scaricarla è necessario entrare nel menu “Servizi per gli iscritti” e selezionare la voce “Certificazioni fiscali e CU”. Chi invece non è registrato all’area riservata, ancora per quest’anno riceverà la CU tramite posta ordinaria. Se non fosse possibile scaricare il documento con la procedura informatica si può chiedere l’invio di un duplicato cartaceo. La richiesta deve essere inoltrata all’indirizzo mail duplicati.cu@enpam.it oppure tramite fax allo 06.4829.4460. Alla domanda è necessario allegare copia di un documento di riconoscimento (formato pdf) e indicare l’indirizzo al quale si vuole ricevere la CU. Eventuali rettifiche dovranno essere segnalate ai medesimi recapiti con la stessa procedura.
Ogni anno l’INPS, in veste di sostituto d’imposta, mette a disposizione dei cittadini la Certificazione Unica (vedi DPR numero 322/1998 articolo 4, commi 6 ter e 6 quater) da utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi. La Certificazione Unica include, oltre ai redditi di lavoro dipendente e di pensione, anche i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. La Certificazione Unica può essere richiesta tramite: -web, dall’area Servizi online, Accedi ai servizi o a) Accedi ai servizi > Servizi per il cittadino > Certificazione unica 2016 > (codice fiscale PIN) o b) Accedi ai servizi > Elenco di tutti i servizi > Certificazione unica 2016 (Cittadino) > (codice fiscale e PIN) o c) Accedi ai servizi > Per tipologia di utente > Cittadino > Certificazione unica 2016 (Cittadino) > (codice fiscale PIN) -sportello dedicato o postazione informatica self service istituiti presso le strutture territoriali Inps -posta elettronica certificata (Pec) -ente di Patronato, CAF o professionista abilitato all’assistenza fiscale Il dettaglio delle modalità di acquisizione della Certificazione Unica e gli ulteriori canali messi a disposizione degli utenti sono riportati nella circolare numero 55 emanata dall’Inps il 22 marzo 2016. Ricordiamo anche la possibilità di richiedere la Certificazione Unica 2016 con invio al domicilio del titolare: Al fine di contemperare gli obiettivi di efficienza ed efficacia – declinati con chiarezza dalla vigente normativa sul tema della Certificazione Unica – con oggettive situazioni di difficoltà rappresentate dall’utenza, l’Istituto provvederà all’invio, su espressa richiesta dell’interessato avanzata attraverso il contact center multicanale, della Certificazione Unica 2016 al domicilio del titolare nei casi di dichiarata impossibilità di accedere alla certificazione, direttamente o delegando altro soggetto, mediante gli altri servizi sopra elencati. Nei casi su indicati, per consentire la richiesta di spedizione della Certificazione Unica al domicilio dell’interessato, risultante dagli archivi dell’Istituto, sono attivi i seguenti numeri verdi: 800 434320 (con risponditore automatico); 803 164 solo da rete fissa; 06 164164 solo da rete mobile. I pensionati residenti all’estero possono richiedere la certificazione, fornendo i propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, ai seguenti numeri telefonici dedicati: 0039-06.59058000 – 0039-06.59053132, con orario 8–19 (ora italiana). La Certificazione Unica 2016 può essere rilasciata anche a persona diversa dal titolare. In questo caso la richiesta può essere presentata sia da persona delegata, sia da parte degli eredi del soggetto titolare deceduto. Nel primo caso, la richiesta deve essere corredata dalla delega, con la quale si autorizza esplicitamente l’INPS al rilascio della certificazione richiesta, e da copia del documento di riconoscimento dell’interessato e del delegato. Il delegato potrà presentarsi agli sportelli con massimo due deleghe. Nel secondo caso l’utente deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, con la quale attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento. Relatore: Marco Perelli Ercolini.
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